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Misura 421 – “DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE - Progetto per il marketing e la promozione dei borghi rurali e dei beni architettonici restaurati delle aree interne delle Marche”.  Azioni di animazione a livello regionale per la sensibilizzazione ed il coinvolgimento delle istituzioni di ogni livello, e delle realtà professionali ed imprenditoriali locali e per la valutazione di opportune modalità di valorizzazione del patrimonio.
 
 
Con la organizzazione di un calendario di incontri di animazione a livello regionale, prende avvio l'attività di animazione territoriale, assistenza tecnica, elaborazione degli studi di fattibilità aggiudicata all'ATI Veneto Progetti-Tecnicoop. Visti i tempi stretti e la necessità di procedere speditamente alle fasi progettuali sui casi studio, si è stabilito di concentrare dal 29 gennaio al 10 febbraio 2015 la prima, e principale, tornata di incontri:

 

29 gennaio
c/o la Sala convegni del C.I.S. (Via Fornace, 25 -  Moie di Maiolati Spontini
ore 10,00 - 1^ sessione: Incontro plenario operatori
ore 11,30 - 2^ sessione Incontro operativo operatori settore
ore 16,00 - Incontro Comuni (amministratori e tecnici) e Province
 30 gennaio
-     c/o Sala riunioni e convegni della Provincia di Macerata (via Velluti -  Piediripa di Macerata) per gli incontri del mattino:
   ore 10,00 - 1^ sessione: Incontro plenario operatori
ore 11,30 - 2^ sessione Incontro operativo operatori settore
-      c/o Auditorium San Giacomo di Tolentino per l’incontro delle ore 16:00 con Comuni e  Province
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5 febbraio
-     c/o chiostro ex Convento Sant’Agostino (di fronte al Comune di Montelparo FM) Via Roma n. 51- 63853 Montelparo.
ore 10,00 - 1^ sessione: Incontro plenario operatori
ore 11,30 - 2^ sessione Incontro operativo operatori settore
ore 16,00 - Incontro Comuni (amministratori e tecnici) e Province
6 febbraio
- c/o Comunità Montana del Tronto - Via della Cartiera 1 - 63100 Ascoli Piceno
ore 10,00 - 1^ sessione: Incontro plenario operatori
ore 11,30 - 2^ sessione Incontro operativo operatori settore
ore 16,00 - Incontro Comuni (amministratori e tecnici) e Province
9 febbraio
- c/o sala Volponi del Comune di Urbania, Via Vittorio Emanuele II – Urbania
ore 10,00 - 1^ sessione: Incontro plenario operatori
ore 11,30 - 2^ sessione Incontro operativo operatori settore
ore 16,00 - Incontro Comuni (amministratori e tecnici) e Province
 10 febbraio
-     c/o Sala consiliare del Comune di Orciano di Pesaro – Piazzale della Ripa n. 1 – Orciano di Pesaro
ore 10,00 - 1^ sessione: Incontro plenario operatori
ore 11,30 - 2^ sessione Incontro operativo operatori settore
ore 16,00 - Incontro Comuni (amministratori e tecnici) e Province
 
 
 
Il sistema dei borghi e dei centri storici minori costituisce l’armatura territoriale storica delle aree rurali e montane marchigiane, rappresentando una peculiarità della regione ed un patrimonio di eccezionale valore (ambientale, paesaggistico, storico, architettonico) che, a causa dell’abbandono o sottoutilizzo, corre il rischio di progressiva scomparsa. Il presente progetto si pone in continuità con gli studi precedentemente svolti dai GAL delle Marche sul sistema dei borghi, e soprattutto con le successive azioni di sostegno ai progetti di valorizzazione dei borghi stessi, che hanno visto il finanziamento di oltre 70 opere di riqualificazione degli spazi pubblici in altrettanti borghi, in tutta la regione.
L’obiettivo generale del progetto è il rafforzamento del sistema economico delle aree interne delle Marche mediante lo sviluppo di una nuova economia ‘soft’, basata sulla cultura, sull’innovazione, sulle tecnologie avanzate, sulle risorse umane ed intellettuali. Una prospettiva da perseguire portando in attuazione, in prima fase, sei esperienze pilota (una per ciascuna area GAL) di recupero e valorizzazione di borghi o contenitori storici, tali da innescare nuovi investimenti e di creare, come scenario/obiettivo, un sistema a rete che restituisca una funzione economica e sociale all’ingente patrimonio architettonico e storico-culturale che punteggia il paesaggio delle colline marchigiane.
Si intende individuare alcuni casi circoscritti, ma concretamente e rapidamente attuabili, di rivitalizzazione attenta alla salvaguardia delle radici e dell’identità dei luoghi, che solo in parte minoritaria potranno basarsi su risorse pubbliche e che dovranno perciò essere capaci di attrarre capitali privati. Questi casi pilota dovranno essere tali da innescare nel tempo un processo di recupero e valorizzazione su più larga scala, con effetti moltiplicatori di rilancio dell’economia locale e anche dell’immagine regionale e nazionale.
La selezione assieme alle Comunità locali dei primi casi da sottoporre a studi di fattibilità da proporre al mercato dovrà considerare innanzitutto il criterio della concretezza delle potenzialità attuative e della esemplarità delle proposte da “mettere in vetrina” per attrarre investimenti.
Obiettivo di tale percorso che si intende proporre agli enti locali sarà quello di concertare, con il gruppo di lavoro incaricato e con il coordinamentio dei Gal, un’analisi che sintetizzi il quadro normativo urbanistico dell'insediamento, il sistema dei vincoli, le condizioni al contorno, per arrivare ad una proposta progettuale che abbia come obiettivo la rivitalizzazione della struttura insediativa attraverso procedure amministrative giuridiche e urbanististiche finalizzate alla creazione di idee tali da sostenere un corretto approccio che sintetizzi gli obiettivi della qualità tecnica del recupero con la sostenibilità economica.
Si tratta perciò, come criteri di riferimento, di candidare borghi, complessi insediativi o singoli contenitori storici con assetto proprietario disponibile (proprietà preferibilmente uniche o almeno non troppo frazionate), non condizionati da vincoli non rimuovibili (o rimuovibili con costi sproporzionati al valore finale dell’intervento, in particolare per quanto riguarda l’accessibilità fisica, tecnologica e delle reti primarie), che siano inseriti in contesti locali di specifico pregio ambientale, storico e turistico, e che possano entrare nel novero delle iniziative finanziabili in relazione alle incentivazioni pubbliche in essere, ovvero accedere a finanziamenti da parte degli istituti finanziari (bancabilità).
Su questi elementi (e altri che potranno essere suggeriti dalle Comunità locali) si baserà la selezione dei casi sui quali elaborare un vero e proprio studio di fattibilità che individui le funzioni insediabili, i costi, le potenzialità di ritorno economico dell’investimento.
Gli interventi da selezionare, tenendo conto delle condizioni attuali di mercato, si ritiene possano puntare a tipologie di rifunzionalizzazione attorno a tre principali opzioni di destinazione, preferibilmente miste e integrate, ancorate a vocazioni locali e capaci di inserirsi in modo organico nel tessuto socio-economico locale
- la residenza: giovani, anziani, fascia grigia, edilizia sovvenzionata, sia in modalità tradizionali sia con formule innovative dell'abitare, come ad esempio il cohousing,
- la ricettività turistica: con ampia gamma tipologica, dalle singole micro-strutture (B&B, appartamenti d'affitto), all'albergo diffuso, dal resort di qualità al residence, fino ai servizi complementari (ristorazione, attività culturali, sportive, salutistiche, di incontro e divertimento, ecc.),
- il terziario/produttivo: in forme innovative e compatibili con l’ambiente (si pensi al caso del Borgo Solomeo e all'impresa “umanistica" di Cucinelli), correlate alla presenza diffusa di artigiani, alla nascita di piccole e micro-imprese creative, culturali, commerciali, capaci di rinverdire le tradizioni locali ma anche di proporsi ad una dimensione ampia di mercato (turismo, promozione e vendita sul web, ecc.).
Nel corso degli incontri programmati saranno discussi e approfonditi queste prime linee di indirizzo assieme a tutti gli elementi utili per lo sviluppo condiviso del progetto.
I casi studio selezionati saranno poi presentati a potenziali investitori, sia italiani, sia internazionali, grazie alla partecipazione, prevista dal progetto, alle principali manifestazioni fieristiche del settore immobiliare in Europa.
In questa prospettiva si chiede di segnalare inoltre le esperienze già avvenute o avviate di recupero di borghi e contenitori storici che possano rappresentare già oggi un riferimento e un esempio da cui attingere per lo sviluppo degli studi di fattibilità e delle successive azioni promozionali e di marketing per l’attrazione di investimenti.