NEWS ISTITUZIONALI
Intervista sulla figura del “Facilitatore dei PIL
In un servizio precedente avevamo parlato di PIL (Progetti Integrati Locali), creature della nuova programmazione comunitaria che sono stati inserite nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale delle Marche per esaltare il principio di sviluppo condiviso e partecipato delle zone rurali. Figura strategica del PIL è il Facilitatore, del quale parliamo con Carlo Montisci, Destination Manager, esperto in metodologie e processi partecipativi. Più in generale, Carlo, chi è il Facilitatore? Il facilitatore è una figura professionale che si inserisce in un progetto per favorire il raggiungimento di un accordo fra gli attori coinvolti, quando questo non si raggiunge spontaneamente. Per svolgere il suo compito, il professionista utilizza una “cassetta degli attrezzi” specifica per questa attività: il metodo partecipativo. L’obiettivo è estremamente variabile e dipende dal settore interessato, dalla natura del progetto, dagli attori coinvolti, ecc. A titolo di esempio, si possono citare: la condivisione delle azioni di un programma di sviluppo territoriale, la creazione di reti fra operatori pubblici o privati, la condivisione delle strategie di sviluppo di un territorio, la condivisione nella realizzazione di un’opera pubblica, ecc. Per questo motivo non essendo assimilabile alla figura dell’arbitro che applica regole di condotta ma che non è interessato all’esito del confronto, il facilitatore è attivo nel raggiungimento dell’accordo fra le parti. L’imparzialità del facilitatore quindi non attiene tanto al risultato (l’accordo) ma al fatto che non deve avere un vantaggio o una preferenza personale nel favorire una delle parti in gioco. Per il PIL perché è importante la figura del facilitatore?
Il PIL nella Regione Marche consente un ampio utilizzo della figura del facilitatore in tutti i momenti della programmazione: dalla fase iniziale di ideazione, passando per la fase di stesura del progetto, fino alla valutazione e rendicontazione. L’idea di utilizzare il metodo partecipativo in tutte le fasi del processo non è concettualmente nuova, ma raramente applicata nella programmazione nazionale. Si apre quindi un interessante laboratorio per l’utilizzo di questa figura e del metodo partecipativo anche in ambiti spesso trascurati dalla programmazione come la valutazione e la rendicontazione.
In quali altri contesti può essere importante la sua presenza? Il facilitatore, nella mia concezione, è portatore del metodo partecipativo per la soluzione dei conflitti che impediscono lo sviluppo del territorio. I conflitti che impediscono il raggiungimento di obiettivi vantaggiosi per ogni raggruppamento umano si possono manifestare in tutti i contesti economici e sociali. Ogni volta che un decisore pubblico o privato non riesce a realizzare un progetto per la conflittualità fra le parti in gioco, il facilitatore può aiutare a risolvere il problema. Naturalmente non si tratta di una figura con poteri soprannaturali, per cui alla base dell’attività ci devono essere obiettivi validi e trasparenti.Quale formazione ed esperienza si richiede affinché possa svolgere efficacemente il suo ruolo?Il facilitatore deve conoscere le modalità di programmazione secondo gli standard europei. Quindi, è necessaria una formazione di project management. Nello specifico, il facilitatore è portatore del metodo partecipativo. Quindi il facilitatore deve conoscere questi metodi e averli applicati. Sotto questo profilo, vi sono corsi che certificano la conoscenza di specifiche metodologie (GOPP, Metaplan, etc...) o altri che affrontano il tema in maniera più aperta ragionando sui vari metodi. Si tratta comunque di un approccio al lavoro che si forma con l’impegno e l’esperienza. Naturalmente rimane la necessità di specializzarsi in ambiti coerenti con la propria formazione generale. La conoscenza dell’ambito in cui si opera è fondamentale per una buona gestione del metodo partecipativo. I tempi sono maturi per poterne apprezzare l’importanza. Il facilitatore applica il metodo partecipativo. Quindi la domanda si sposta sull’utilità del metodo. Se applicato correttamente risolve i problemi, altrimenti li complica. Molta della sfiducia che si registra sul metodo (e quindi sulla figura del facilitatore) è frutto di tanti fallimenti dovuti alla gestione scorretta del processo. Una maggiore conoscenza del metodo aiuterebbe i decisori a capire quando avvalersi del facilitatore e come selezionare il professionista più adatto. La Regione Marche, di recente, ha approvato l’elenco regionale dei Facilitatori PIL (http://bit.ly/2sFDAXe) che, dopo essere stati debitamente formati, andranno ad assolvere presto questo importante ruolo nello sviluppo rurale.
da Alberto Di Capua - Destination Learning Marche
Reg. (CE) 1305/2013 – PSR Marche 2014-2020 – Mis. 19 - Sottomisura 19.4 – Spese di gestione e animazione del GAL
AVVISO PUBBLICO PER L'AFFIDAMENTO DI SERVIZI BANCARI E FINANZIARI (CUP I59D16000250009 - CIG ZF71F26E18)
Il GAL (Gruppo di Azione Locale) “Colli Esini San Vicino” soc. cons. a r.l., sedente in Apiro (MC) alla Piazza Baldini n. 1, c.a.p. 62021, tel. e fax. 0733/611141, pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo., cod. fisc. 01119560439, pubblica il presente avviso al fine di individuare un Istituto di Credito con adeguate competenze e professionalità in grado di fornire al GAL "Colli Esini San Vicino" i servizi bancari e finanziari individuati nell'Avviso pubblico medesimo. Scarica l’avviso
Avviso pubblicato il 28 giugno 2017
Scadenza per la presentazione delle offerte: martedì 25 luglio 2017- ore 12:00.
PSR Marche 2014-2020. Misura 16.7. Approvato l’elenco regionale dei facilitatori dello sviluppo locale.
Con Decreto del Dirigente del Servizio Politiche Agroalimentari n.198 del 26.5.2017 è stato approvato l’elenco regionale dei facilitatori dello sviluppo locale.
I professionisti iscritti in questo elenco hanno frequentato uno specifico corso di formazione di 100 ore grazie al quale hanno acquisito le competenze necessarie ad attuare le attività previste dalla Sottomisura 16.7 “Sostegno per strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativo” del PSR Marche 2014‐ 2020 che finanzia le spese collegate alla costituzione e gestione di associazioni di partner pubblici e privati per la creazione di Progetti Integrati di sviluppo Locale (PIL) di tipo partecipativo diversi dallo sviluppo locale Leader.
Si fa presente che, per l'attuazione della Misura 19.2.16.7 del PSL del GAL "Colli Esini San Vicino" i Comuni Capofila dei Progetti Integrati Locali (PIL) possono avvalersi della figura del facilitatore dello sviluppo locale scegliendolo tra gli iscritti al suddetto albo regionale. In questo caso saranno ammesse a finanziamento le spese del facilitatore nella misura massima di € 12.000,00 (comprensivi di IVA e di ogni altro onere di legge) per ogni PIL e per ogni anno, per un massimo di 5 anni. Con apposito bando saranno disciplinate le modalità di presentazione della "domanda di aiuto".
PSR Marche 2014-2020. Misura 16.7. Approvato l’elenco regionale dei facilitatori dello sviluppo locale.
Con Decreto del Dirigente del Servizio Politiche Agroalimentari n.198 del 26.5.2017 è stato approvato l’elenco regionale dei facilitatori dello sviluppo locale.
I professionisti iscritti in questo elenco hanno frequentato uno specifico corso di formazione di 100 ore grazie al quale hanno acquisito le competenze necessarie ad attuare le attività previste dalla Sottomisura 16.7 “Sostegno per strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativo” del PSR Marche 2014‐ 2020 che finanzia le spese collegate alla costituzione e gestione di associazioni di partner pubblici e privati per la creazione di Progetti Integrati di sviluppo Locale (PIL) di tipo partecipativo diversi dallo sviluppo locale Leader.
Si fa presente che, per l'attuazione della Misura 19.2.16.7 del PSL del GAL Colli Esini San Vicino i Comuni Capofila dei Progetti Integrati Locali (PIL) possono avvalersi della figura del facilitatore dello sviluppo locale scegliendolo tra gli iscritti al suddetto albo regionale. In questo caso saranno ammesse a finanziamento le spese del facilitatore nella misura massima di € 12.000,00 (comprensivi di IVA e di ogni altro onere di legge) per ogni PIL e per ogni anno, per un massimo di 5 anni. Con apposito bando saranno disciplinate le modalità di presentazione della "domanda di aiuto".

Il GAL informa che giovedì 25 maggio, festa del Santo Patrono di Apiro Sant'Urbano, gli Uffici saranno chiusi.